Descrizione
Tracklist :
01 TAKE THE A TRAIN billy strayhorn 6.13
02 BLUESETTE toots thielemans 5.59
03 SATIN DOLL B.strayhorn – D. Ellington – J.Mercer 7.33
04 BYE BYE BLUES f.hamm – D.Bennet – B.lown – C.Gray 5.01
05 ROMA NUN FA’LA STUPIDA STASERA armando trovaioli 3.53
06 CHEROKEE ray noble 6.24
07 PIPO franco cerri 5.32
08 I LET A SONG GO OUT OF MY HEART duke ellington 5.34
09 COPACABANAa oao de Barro – Alberto Ribeiro 6.04
10 ISINESI franco cerri 3.38
11 THERE WILL NEVER BE ANOTHER YOU harry warren 6.08
Novant’anni suonati ! Il sottotitolo suona come l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che di chitarristi come Franco Cerri , al mondo, ce n’è solo uno !
Presentato ufficialmente il 29 gennaio 2016, giorno del compleanno del maestrone, come amano definirlo tutti i musicisti e gli addetti ai lavori, in una grande festa organizzata dalla città di Milano, presso il Teatro dal Verme , con un parterre di 1400 persone ed altrettante fuori dalla sala. A sigillo di una carriera davvero unica questo nuovo disco, Barber Shop II, Novant’anni suonati, condensa una intera carriera.
Franco Cerri il mito che incarna la storia del jazz Italiano, ancora una volta ha voluto accanto a se un aprte del meglio del panorama jazzistico italiano ed internazionale: Dado Moroni al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, il suo personale “barber shop”.
Durante la presentazione in anteprima del disco, sono arrivati contributi da ogni parte del mondo, da ministri ai grandi della storia della musica italiana e non. Ci piace ricordare, uno su tutti , tra i più commossi e partecipi quello da parte di George Benson, che non solo ha espresso parole di stima e riconoscimento per Franco Cerri, ma ha anche rivelato che fu proprio Franco Cerri a dargli la consapevolezza delle proprie capacità, insomma una parte del successo di George lo si deve insospettabilmente anche al nostro Franco !
Cerri, nell’immaginario collettivo è da tutti percepito come anima sensibile, colta, raffinata ed allo stesso tempo umile e semplice, e tutto questo si riversa nella sua musica, nel suo linguaggio.
Quando si pensa a Franco Cerri si pensa ad un “ vero gentleman” dotato di un “ aura vincente che lo rende il numero uno assoluto del panorama nazionale, da tutti i punti di vista. E’ forse, l’unico artista che mette tutti accordo, ed in un paese come l’Italia, questo la dice lunga.
Barber Shop II, Novant’anni suonati: un disco, come ci racconta Dado Moroni nelle linee di copertina, dove Franco ha suonato SOLO le note che contano !”, in cui ogni singola nota sembra avere un peso specifico davvero speciale, dove si condensa tutta una vita dedicata alla musica. Un background fatto di incontri, collaborazioni ed esperienze che in qualche modo si riversa in ogni singolo fraseggio, composto a volte da note apparentemente flebili che descrivono unicità di linguaggio, carisma, e swing.
Un curriculum senza precedenti : come non ricordare anche il suo ruolo di divulgatore e opinion leader, fondamentale per l’arte e la musica in Italia ? Negli anni ’70 , Cerri condusse una serie di storiche trasmissioni televisive all’interno del palinsesto Rai, attraverso le quali artisti come Gorni Kramer, Basso, Valdambrini, ma anche Barnie Kessel , Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillesp sono letteralmente “entrati nelle case delle gente” diffondendone il verbo. Scrittore e docente : il suo metodo chitarristico scritto con Paolo Gangi che ha permesso a molte generazione di approcciare lo studio della chitarra in maniera semplice ed allo stesso tempo efficace e profondo.
È uno dei pochi musicisti jazz italiani con una voce inserita nell’Enciclopedia Treccani…
Il suo ruolo di talent scout, tra i tanti citimao : l’italiano Dado Moroni che scoprì all’eta di 13 anni e il mitico George Benson al quale predisse il successo puntualmente verificatosi quando era ancora uno sconosciuto. ..ma si potrebbe continuare all’infinitoFrom liner notes :
I believe, and Riccardo and Stefano agree with me, that Franco played in a truly incredible way, and that he has attained an utmost synthesis level. If it’s true that he always played the notes that mattered the most, nowadays he only plays the notes that matter, embellished by unpredictable phrasings that truly surprised and moved me, and that urged me to love him even more.
“Dado Moroni”
Franco Cerri, myth embodying the history of Italian jazz together with of some of the giants of Italian and international jazz scene : Dado Moroni on piano, Riccardo Fioravanti on doublebass and Stefano Bagnoli on drums.
A disc in which every note seems to have a really specific special weight : Cerri condenses a lifetime dedicated to music. A background made out of meetings, collaborations and experiences that you can hear into every single phrasing : uniqueness of language, charisma, swing and a power that few guitarists in the world boast of place. Certainly, in a hypothetical elite of Italian artists who have brought honor and fame to jazz music made in Italy, we would find Franco Cerri at the top. Cerri conducted a series of television broadcasts, through which artists like Gorni Kramer, Gianni Basso, Oscar Valdambrini , but also Barnie Kessel, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespy, are literally entered the homes of the people.
It is one of the few Italian jazz musicians with an entry made in the Encyclopedia Treccani …
Dado Moroni , Italian musician today among the most well-known to the general public throughout the world, was discovered by Franco Cerri, who somehow became mentor.
“Barber Shop II” , “Novant’anni suonati “: a cd that contains and focuses on a substantial part of the history of jazz toutcourt : past, present and future. Franco Cerri turns out to be as one of the few who has absolute personal character. Recognizable, noble, ironic and above all powerful. A few notes seem to have a very strong inner strength, as if they carried on the specific gravity of his exceptional career .