Descrizione
Tracklist:
01 EQUINIX JOHN COLTRANE 5.51
02 26-2 JOHN COLTRANE 5.18
03 DEAR LORD JOHN COLTRANE 5.06
04 LAZY BIRD JOHN COLTRANE 4.48
05 SPIRITUAL JOHN COLTRANE 7.46
06 GIANT STEPS JOHN COLTRANE 2.55
07 SYEEDA’S SONG FLUTE JOHN COLTRANE 3.07
08 CENTRAL PARK WEST JOHN COLTRANE 4.53
Step Two nasce dalla volontà di agire per sottrazione, togliendo il più possibile alla massa sonora per estrarre una musica in cui ogni nota ed ogni accento hanno peso e sono necessari. Una musica in cui non è concesso margine di errore, in cui si è sempre esposti ed in cui è impossibile mentire al pubblico. Una musica in cui “less is more”.
Il contrabbasso ed il sax, due strumenti dalla natura e dal ruolo apparentemente opposti ma che in questo caso trovano un punto di contatto proprio nel loro limite più evidente: la sostanziale incapacità di suonare accordi, limite che li relega al mondo della melodia. Sfruttando questa caratteristica comune il progetto Step Two trova la propria forza nell’aggrapparsi al magnetismo della melodia e del lirismo, impiegando le linee melodiche in un solido contrappunto che costruisce e descrive le armonie e le strutture dei brani ovviando così all’assenza di strumenti armonici.
Il nome Step Two è un omaggio ad un autore a cui il duo è molto debitore, il sassofonista John Coltrane: Step rimanda a Giant Steps, uno dei brani più noti e complessi di Coltrane e Two è il numero degli strumenti che lo vanno ad eseguire. Del sassofonista americano il duo ha riletto le musiche portandole su un piano cameristico, rileggendo e riscrivendo i brani di Coltrane volendolo omaggiare trasformando la sua musica senza imitarla. Di questo lavoro è nato un disco dal titolo Binari con l’etichetta discografica Abeat, un lavoro interamente dedicato al grande sassofonista.
Tuttavia Step Two comprende un repertorio più vasto. I due musicisti collaborano da anni e prima del duo hanno suonato nelle formazioni più disparate, compresi i propri progetti e dischi, suonando i repertori più vari. Così il duo rilegge queste esperienze ampliando il proprio repertorio con la rilettura di brani di ogni provenienza, dalla grande tradizione del jazz allo choro , dal rock ai brani originali.This work, by record label Abeat, is entirely dedicated to the great saxophonist John Coltrane. “Step Two” stems from the desire to act by subtraction, removing as much as possible to sound mass in order to extract a music in which every note and every accent have weight and are needed. A music where it is not allowed margin of error, which is always displayed and where it is impossible to lie to the public. A music in which “less is more.”
The bass and sax, two instruments with nature and role seemingly opposed but which in this case are a point of contact in their own most obvious limit: the substantial inability to play chords, a limit which relegates them to the world of melody. Taking advantage of this common feature, “Step Two project” finds its strength in the magnetism of melody andof lyricism, using the melodic lines in a solid counterpoint which builds and describes the harmonies and the structures of the songs thus obviating the absence of harmonic instruments.