Descrizione
Tracklist:
01 Fire island FAUSTO FERRAIUOLO 4.50
02 Three FAUSTO FERRAIUOLO 4.19
03 Rue de la vega FAUSTO FERRAIUOLO 5.27
04 O impro mio ferraiuolo/ballard/vigorito 4.59
05 4 Septembre FAUSTO FERRAIUOLO 5.14
06 Astavo blues FAUSTO FERRAIUOLO 6.06
07 C’est tout FAUSTO FERRAIUOLO 5.18
08 Baires FAUSTO FERRAIUOLO 4.12
09 Even the score FAUSTO FERRAIUOLO 5.54
10 Improtune FAUSTO ferraiuolo 4.49
11 Somebody loves me george gershwin 7.51
Quinto CD, per Abeat Records, di Fausto Ferraiuolo, con un titolo emblematico: “Il Dono”. Sotteso al titolo vi è l’incontro, dove donare e ricevere sono due aspetti dello stesso gesto. Il gesto è la scintilla affinchè una relazione abbia inizio. Come nella vita così nella musica, le anime si incontrano. Un disco dunque che è condivisione. Ogni originale composizione suona dunque qui come un modo per ripagare un debito di gratitudine verso i suoi illustri compagni di viaggio: Aldo Vigorito con cui Ferraiuolo vanta ormai una collaborazione storica, e Jeff Ballard, probabilmente oggi uno dei batteristi più richiesti sulla scena mondiale, anche grazie alla sua militanza nel trio di Brad Meldhau e dunque cocreatore di uno stile che ha determinato una delle più interessanti recenti evoluzioni stilistiche nell’ambito della musica improvvisata.
Grandi partner, grande interplay, splendide composizioni per un manifesto di generosità.Fifth cd for Abeat, by Fausto Ferraiuolo, with an emblematic title: “Il Dono” (The Gift). Underlying the title is the meeting, in wich giving and receiving are two aspects of the same gesture. The gesture is the spark for a relationship to begin. Souls meet playing music as during the lifetime. So “Il Dono” is sharing. Thus, each original composition sounds like a way to repay a debt of gratitude to its illustrious traveling companions: Aldo Vigorito (on the doublebass) with whom Ferraiuolo boasts a historic collaboration, and Jeff Ballard (on drums) , probably one of the most requested drummers on the world stage. Jeff Ballard, thanks to his militancy in the trio of Brad Meldhau, is co-creator of a style that has determined one of the most interesting recent stylistic evolutions in the jazzscene.
Great partners, great interplay, wonderful compositions for a “manifesto” of generosity.