Descrizione
Il debutto come balladeuse di Marilena Paradisi, del 2002, “I’ll Never Be The Same”, (Philology,2002), è stato premiato dalla critica specializzata Italiana e internazionale per lo spessore espressivo della sua voce, e per la sua sensibilita’ interpretativa con grande presa sul testo.Si cimenta ora in una operazione discografica di classe cristallina con il contrabbassista Piero Leveratto .
Questo suo secondo album, singolare e coraggioso, nella sua formula così nuda ed essenziale di colloquio tra sola voce e strumento, è un “incantevole connubio di languida vulnerabilità e di fiera passionalità”. (Luciano Federighi)
Marilena Paradisi si rivela inteprete dalle grandi potenzialita,dotata di una voce calda e profonda, e capace di una forte presa sul testo. La voce della cantante si fonde sinuosamente con la densa sonorità del contrabbasso mentre la sua pronuncia assorbe e riflette la spinta dinamica e tintinnante della batteria.
Cantante dalla voce calda e sensuale, capace per di più di usare i pianissimo….non poteva che incantarci con la sua voce superba”…lei sa incantare il suo pubblico”
(JAZZ HOT )
E’ tra le poche cantanti italiane recensite sulla prestigiosa rivista americana Jazz Times .
(“la cosa più magica della Paradisi è che puoi credere in tutto ciò che lei canta, intuisci che c’è stata che ha veramente fatto quella cosa, e che ha sia le cicatrici che i dolci ricordi romantici per provarlo” dic. 2002.
With the recent release of her debut CD, as balladeuse ” I’ll Never Be The Same”, edited in June, 2002, by the Italian label, Philology, she is now gaining italian and international recognition of her sultry vocals, getting a great success of critic and public.
She is revealed of an interpreter with great potencial gifted with an hot and profound voice, capable of bring the lyrics to life. She is one of the Italian vocalist reviewed on the prestigious American Jazz
Magazine, JAZZ TIMES: ” The most magical things about Paradisi is that you believe everithing she
….sings, sensing she’s been there, done that, and has both the scars and sweet romantic memories to prove it”
( Christofer Loudon JAZZ TIME December 2002 www.jazztimes.com)
This her second album, singular and courageous, in its formula so bare and essencial of conversation between only voice and instrument is: ” an enchanting mixture of languid vulnerability and bold passion” ( Luciano Federighi)