Descrizione
Artists
Max De Aloe chromatic harmonica
Roberto Holzer piano
Marco Mistrangelo double bass
Nicola Stranieri drums

Tracklist:
01 VESTI LA GIUBBA R.Leoncavallo 8:06
02 COM’È LUNGA L’ATTESA G.Puccini 7:10
03 PRELUDIO G.Verdi 2:31
04 AH FORS’È LUI G.Verdi 10:39
05 NEL GOLFO MISTICO M.De Aloe 7:54
06 E LUCEVAN LE STELLE G.Puccini 5:01
07 TU CHE DI GEL SEI CINTA G.Puccini 6:44
08 MI CHIAMAVANO MIMI’ G.Puccini 5:24
09 CORO A BOCCA CHIUSA G.Puccini 7:33
10 E LUCEVAN LE STELLE G.Puccini 4:54


Max De Aloe è stato recentemente definito dalla rivista “Jazz Magazine” come “l’armonicista italiano più richiesto ed attivo” mentre nel prestigioso sito Hollywood-Miyuki di Tokyo il musicista italiano è annoverato tra i venticinque armonicisti jazz più significativi a livello mondiale.
Con cinque album all’attivo come leader e una quindicina come ospite, ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, Max De Aloe ha collaborato, tra i tanti, con musicisti del calibro di Adam Nussbaum, Mike Melillo, Thilo Wagner, Don Friedman, Greg Burk, Bibi Rover, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni, Bebo Ferra, Barbara Casini, Umberto Petrin.
Con il suo nuovo progetto musicale dal titolo “Lirico Incanto” l’armonicista e il suo affiatatissimo quartetto affrontano la rivisitazione di celebri arie d’opera.
Una musica che spiazza e nello stesso tempo affascina cercando un personale punto di vista sull’interpretazione delle grandi melodie di Puccini, Verdi e Leoncavallo.
Un progetto di commistione che potrebbe lasciare perplessi sia i melomani più radicali, sia gli appassionati di jazz “tout court” ma che in realtà affronta la musica operistica con una miscela di modernità e passione che affascina e incanta grazie anche a un originale stile musicale che da anni contraddistingue i progetti di Max De Aloe che spesso riescono ad avvicinare e coinvolgere anche un pubblico di non appassionati.
Nelle note di copertina Paolo Fresu scrive: “Max De Aloe ha compreso che Jazz e Opera sono legati da quel sottile filo fatto di storia e di cultura, di migrazioni e di linguaggi che hanno unito i Continenti ben prima che trombe e sassofoni invadessero le strade di New Orleans. Per questo, assieme ai colleghi di questo stupendo viaggio musicale, ha colto nelle belle melodie di Leoncavallo, Verdi e Puccini l’essenza di una musica che vuole, come da sempre è stato, parlare al mondo di una umanità viva e dinamica. Umanità che ha portato la musica fuori dai confini italiani e che oggi ce la rimanda carica di echi e riverberi d’oltreoceano. Lirico Incanto è musica limpida come l’aria. Musica raffinata e coesa che sa di lirismo e di melodia. La stessa che da qualche centinaia di anni rappresenta magnificamente ciò che noi siamo al di la dei generi e degli stili”.Max De Aloe has recently been defined “the most requested and active Italian harmonicist” by “Jazz Magazine”, while on the prestigious website Hollywood-Miyuki of Tokio this Italian musician is quoted among the 25 most significant jazz harmonicists worldwide. With five albums as a leader and more than a dozen as sideman in record shops everywhere, but also solo shows, composition of documentary film and theatre scores, Max De Aloe has worked with, among countless others, Adam Nussbaum, Mike Melillo, Thilo Wagner, Don Friedman, Garrison Fewell, Greg Burk, Bibi Rover, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni, Bebo Ferra, Barbara Casini and Umberto Petrin.
With his newest project entitled “Lirico incanto”, which is also featured on CD, the harmonicist and his quartet reinterpret known opera arias: music which disorients, but fascinates at the same time, striving for a personal point of view on the interpretation of melodies by Puccini, Verdi, Leoncavallo. A crossover project with the potential to surprise both radical melodists and down-right jazz fans, which in reality features both a passionate and modern take on opera music which also appeals to an average audience.
In the liner notes Paolo Fresu writes: “Max De Aloe has understood that jazz and opera are tied together by that thin thread made of history and culture, of migrations and parlances that united the continents well before trumpets and saxophones invaded the streets of New Orleans. For this, together with his companions on this stupendous musical journey, he grasped in the beautiful melodies of Leoncavallo, Verdi and Puccini the essence of a music that sets out, as always, to speak to the world of an alive and dynamic humanity. Humanity that has carried music beyond the Italian borders and that today sends it back to us filled with echoes and reverberations of America. Lirico Incanto is music as limpid as air. It is exquisite and coherent music that smacks of lyricism and melody, the same that for several centuries has magnificently represented what we are beyond genres and styles”.