Descrizione
Artists
Vittorio Mezza – acoustic piano and arrangements
George Koller – double bass and fretless bass
Davide Di Renzo – drums and percussions
Tracklist:
01. Tu vuò fa’ l’americano (Renato Carosone) 03:01
02. Tammurriata nera (Edoardo Nicolardi – E. A. Mario) 03:39
03. Torna a Surriento (Ernesto De Curtis – Giambattista De Curtis) 05:13
04. Lacreme napulitane (Libero Bovio – Francesco Buongiovanni) 03:48
05. Dicitencello vuje (Enzo Fusco – Rodolfo Falvo) 05:19
06. Quanno chiove (Pino Daniele) 05:02
07. Era de maggio (Mario Pasquale Costa – Salvatore Di Giacomo) 05:04
08. Poverty – Nuovo Cinema Paradiso (Ennio Morricone)
– Tema d’amore (Andrea Morricone) 06:23
09. Funiculì funiculà (Giuseppe Turco – Luigi Denza) 04:50
10. Voce ‘e notte (Edoardo Nicolardi – Ernesto De Curtis) 05:24
11. Reginella (Libero Bovio – Gaetano Lama) 03:45
La canzone napoletana reinterpretata da una punta di diamante del panorama nazionale. Vittorio mezza conferma le straordinarie doti di pianista dal tocco raffinato ed elegante, di classe cristallina che lo hanno e che lo indicano come uno dei migliori performer in circolazione. Un pianismo che attinge sapientemente alla tradizione jazzistica per esplorare nuove frontiere stilistiche e dispiegarsi in chiave autonoma ed originale. Il repertorio di questo terzo lavoro per Abeat attinge allo sterminato serbatoio della canzone Napoletana e lui, essendo campano di origine, lo fa da par suo. In “Napoli Jazz Songs” il pianista Vittorio Mezza sottolinea il legame tra Napoli e l’America attraverso le canzoni che spaziano dalla migliore tradizione napoletana fino al repertorio contemporaneo e che trattano temi come l’emigrazione e il sogno americano (Tu vuò fa’ l’Americano, Tamurriata Nera, Lacreme Napulitane). Il musicista campano interpreta anche le colonne sonore dei film italiani sbarcati a Hollywood (C’era una Volta in America e Nuovo Cinema Paradiso), fino all’omaggio al bluesman italiano Pino Daniele con Quanno Chiove. I brani sono arrangiati in modo tale da non intaccare la caratteristica melodicità della canzone napoletana ma sono impostati con gli stilemi tipici dell’improvvisazione jazzistica.
Il disco è interamente realizzato in Canada, dove la comunità italiana e partenopea è molto numerosa. Nasce proprio a seguito di una fortunata tournèè del pianista in quella lontana terra. Qualità audiofila molto alta.
“Probabilmente non c’è luogo al mondo in cui non sia stato anche solo accennato, più o meno goffamente, il ritornello di una canzone napoletana – spiega Vittorio Mezza -. Da sempre queste melodie hanno rappresentato un materiale estremamente plasmabile e creativo. Siamo di fronte ad opere che suscitano emozioni forti, legate al cuore dell’uomo, alle sue ragioni, donde il carattere d’universalità che queste incarnano in maniera così intensa: dai sentimenti più intimi, visti dal di dentro – l’amore, la gelosia, la passione, tanto per citarne alcuni – alla lontananza e allo struggimento dell’emigrazione.”Neapolitan songs reinterpreted by a spearhead of the national scene. Vittorio Mezza confirms the extraordinary talents as a pianist with a refined and elegant touch and crystalline class, that made it one of the best performers in circulation. Vittorio Mezza confirms his extraordinary gifts as a pianist from the refined and elegant touch of crystal class. Pianism that draws the jazz tradition to explore new stylistic boundaries in an independent and original way.
The repertoire of this third job by Abeat draws to the endless reservoir of the Neapolitan song and he, being Campanian origin, is perfect ! The disc is made entirely in Canada, where the Italian and Neapolitan community is very large. The project is born after a successful tour of the pianist in that distant land. High audiophile quality.