Descrizione
Artists
Luigi Martinale piano
Cocco Cantini tenor and soprano sax
Yuri Goloubev doublebass
Zaza Desiderio drums
violins:
Madeddu Luca
Anna Peano
Elena Ghione
Enrica Bergalla
Elisa Monetto
Martina Cosmello
Enrica Ottobrino
Luca Costantino
violas:
Marta Botta
Marcella Scalvini
Rossana Prandi
cellos:
Tommaso Cavallo
Sofia Artioli
Veronica Gnola, flute
Sara Barroero, clarinet
Maddalena Donini, french horn

Tracklist:
Les Fleurs de Jasmin | Luigi Martinale | 06:17 |
Berenice | Luigi Martinale | 04:15 |
Kublai Kan e Marco Polo | Luigi Martinale | 05:39 |
Chichita’s Wedding | Luigi Martinale | 05:20 |
Spring is Coming | Luigi Martinale | 05:45 |
Maurilia | Luigi Martinale | 04:55 |
Eutropia | Luigi Martinale | 07:04 |
Notturno a Zaira | Luigi Martinale | 04:29 |


Una parte del meglio della scena jazz europea viene a costituire il Martinale quartet, nella classicissima configurazione, pianoforte, contrabbasso, batteria e sax. Accanto una classica orchestra d’archi, diretta dal maestro Bruno Mosso. Le composizioni sono tutte originali di Lugi Martinale ispirato dalla lettura di “Le Città Invisibili”, una raccolta di racconti, scritti da Italo Calvino, pubblicati nel 1972. Marco Polo descrive all’imperatore Kublai Kan i suoi viaggi attraverso città che sono reali soltanto in una memoria alterata da suggestioni e incanto per qualcosa che forse non è mai esistito. Il disco perciò è un originale crossover tra musica classica e jazz, con sonorità curate, ariose, dal forte impatto lirico, impreziosite dal linguaggio improvvisativo degli straordinari interpreti. Una operazione di grande classe, dal suono rifinito e con arrangiamenti originali e di grande impatto.
Ottima registrazione con pregevolissima disposizione scenica. Ringrazieranno anche i cultori del bel suono.
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A selection of the best of the European jazz scene comes together to form the Martinale Quartet, in a classic configuration of piano, double bass, drums, and saxophone. Alongside them is a classical string orchestra conducted by Maestro Bruno Mosso. The compositions are all original by Luigi Martinale, inspired by his reading of “Invisible Cities,” a collection of short stories by Italo Calvino, published in 1972. Marco Polo describes to Emperor Kublai Khan his travels through cities that are real only in a memory tainted by suggestions and enchantment for something that perhaps never existed. The album is therefore an original hybrid of classical music and jazz, with refined, airy sounds and a strong lyrical impact, enhanced by the improvisational language of the extraordinary performers. A classy effort, with a refined sound and original, impactful arrangements.