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Artists:

Elio Amato piano

Alberto Amato doublebass

Loris Amato drums

Tracklist – Keeo straight on

Sesto lavoro dell’Amato jazz trio per Abeat Records, una delle formazione più longeve del panorama jazzistico italiano, con una storia davvero molto particolare che ha avuto inizio con un esordio esplisivo nel 1987 vincendo il concorso indipendenti per l’allora celebre rivista Fare Musica e subito dopo il   jazz contest della Dire. Una storia la loro che ha avuto varie vicissitudini ed è stata immortalata da un meraviglioso cortometraggio a cura del regista Giuseppe Di Bernardo ( allegato ad una celebre rivista jazz ). L’Amato jazz trio, si è sempre distinto per il tratto assolutamente unico ed originale, caratterizzato da  una cifra stilistica in parte legata alla tradizione ma anche con escursioni verso “armonie” e suggestioni di un pianismo colto del Novecento storico, composto inoltre da vari “mood” in cui si alternano free europeo e armonizzazioni bop più riconoscibili, con una espressività supportata da grande passionalità, arricchita da  alcuni connotati tipicamente mediterranei, siciliani persino: la critica d’oltre confine ha spesso parlato di magmaticità ( in riferimento al vulcano Etna ). Una storia unica per uno dei gruppi italiani massimamente riconosciuti per originalità al punto da essere stati definiti da Franco Fayenz in tempi non sospetti “… uno dei più originali trii d’Europa e oltre”. (Franco Fayenz/ Amadeus)

Sixth work of the Amato jazz trio for Abeat Records, one of the longest-lived formations on the Italian jazz scene, with a very particular story that began with an explosive debut in 1987 by winning the independent competition for the then famous magazine “Fare Musica” and immediately after the “Dire jazz contest “. Theirs is a story that has had various vicissitudes and has been immortalized by a wonderful short film by the director Giuseppe Di Bernardo (attached to a famous jazz magazine). The Amato jazz trio has always stood out for its absolutely unique and original trait, characterized by a stylistic figure partly linked to tradition but also with excursions towards “harmonies” and suggestions of a cultured pianism of the historic twentieth century, also composed of various “mood” in which european free jazz and more recognizable  harmonizations alternate, with an expressiveness supported by great passion, enriched by some typically Mediterranean, even Sicilian, connotations: critics from across the border have often spoken of magmaticity (in reference to the Etna volcano ). A unique story for one of the most recognized Italian groups for originality to the point of being defined by Franco Fayenz in unsuspecting times “… one of the most original jazz trio in Europe and beyond”.

(Franco Fayenz/ Amadeus)